Ferment'Action di Marie Joveneau

Fermentazione, rivoluzione culturale

Fermentazione, rivoluzione culturale Fermentazione, rivoluzione culturale La fermentazione viene spesso definita in modo incompleto, riducendola ad una tecnica senza prendere in considerazione la sua componente immateriale ovvero la sua dimensione culturale. Spesso, infatti, si scorda che questa stessa tecnica di trasformazione e conservazione degli alimenti ha avuto un ruolo cruciale non solo nell’evoluzione e sopravvivenza della specie umana ma anche nel plasmare e mantenere vivi nel tempo i vari patrimoni culturali del mondo. Qualche mese fa (nell’articolo di gennaio), abbiamo guardato alla fermentazione da un punto di vista rivoluzionario, cioè come una tecnica che, pur essendo ancestrale, permette di intraprendere una multi-rivoluzione: nutrizionale, ambientale, organolettica, … e culturale. Nei prossimi numeri, vi invito a guardare la fermentazione da questo punto di vista… un punto di vista sicuramente meno comune e davvero affascinante. Iniziamo il nostro viaggio rispondendo alla seguente domanda: come la fermentazione ha contribuito alla sopravvivenza e all’evoluzione della specie umana? Per rispondere a questa domanda, mi vorrei soffermare in un momento ben preciso della preistoria perché rende evidente l’importanza che abbia avuto la fermentazione su un evento cruciale e talmente importante per la storia dell’Umanità che è stato scelto come punto di svolta tra un’epoca (Paleolitico) e un’altra (Neolitico) ovvero transizione da cacciatori a allevatori, da raccoglitori a coltivatori. Anche se ci sono molti esempi dell’importanza della fermentazione nella storia dell’Umanità, vorrei partire da qui perché molto probabilmente senza la fermentazione il passaggio da cacciatori/raccoglitori a allevatori/agricoltori non sarebbe mai avvenuto. Infatti, passare dal nomadismo alla sedentarietà ha posto l’uomo di fronte a una serie di nuove esigenze e la fermentazione, come tecnica di trasformazione e conservazione degli alimenti già usata all’epoca, gli ha permesso di adattarsi a questa radicale inversione di tendenza, soddisfacendo vari nuovi bisogni che si presentavano. Tra le nuove necessità legate a questo radicale …

Buono e sano…sarà fermentato Ketchup

Buono e sano…sarà fermentato

Nel vasto mondo della gastronomia, poche tecniche possono vantare una storia tanto ricca e benefici così evidenti come la fermentazione. Da millenni, questa pratica trasforma ingredienti semplici in creazioni gastronomiche che non solo deliziano il palato, ma arricchiscono anche la nostra salute. “Buono e sano… sarà fermentato” è una frase che racchiude perfettamente l’essenza di questo processo miracoloso.

Fermentazione, fonte di Umami

Fermentazione, fonte di Umami

La fermentazione come fonte di Umami svela un aspetto fondamentale della gastronomia mondiale, evidenziando come questo sapore, noto per la sua capacità di esaltare gli altri gusti, sia radicato nelle tradizioni culinarie globali. L’Umami, termine giapponese che indica “essenza di bontà”, è stato identificato scientificamente all’inizio del XX secolo dall’acido glutammico. Questo gusto, oltre a segnalare la presenza di proteine attraverso gli aminoacidi, ha una storia di impiego intuitivo in alimenti fermentati tradizionali come miso, garum, crauti e parmigiano, arricchendo le diete con il suo sapore unico e benefici nutrizionali. Nonostante la sua presenza storica, l’introduzione di sostituti industriali come il dado e il glutammato di sodio ha cambiato il modo in cui l’Umami viene incorporato nella cucina contemporanea, sollevando questioni sulla salute e sull’autenticità dei sapori.

Fermentazione, una rivoluzione organolettica

Fermentazione, una rivoluzione organolettica

Fermentazione, una rivoluzione organolettica Fermentazione, una rivoluzione organolettica Durante la fermentazione, un’ampia varietà di sapori e aromi si sviluppa, si intensifica e si moltiplica, arricchendo significativamente il nostro panorama gustativo. Questo rappresenta un vantaggio notevole che, tuttavia, tendiamo spesso a dimenticare. Tale vantaggio viene trascurato di fronte alla vasta gamma di additivi alimentari, che tentano invano di sostituire alcune preziose molecole aromatiche un tempo prodotte naturalmente dal processo di fermentazione. Questo vantaggio viene dimenticato anche quando si elencano i numerosi benefici della fermentazione, poiché l’attenzione si concentra maggiormente su altri vantaggi, come l’indiscutibile sicurezza alimentare e i benefici per la nostra salute e per l’ambiente. Spesso si lascia in secondo piano, se non si dimentica del tutto, l’enorme contributo della fermentazione nella creazione e amplificazione dei sapori. Ma perché questo aspetto viene così trascurato? Forse perché è un dato di fatto così evidente? Non credo che questa sia la ragione. Sebbene per molti di noi sia indiscutibile che prodotti come il formaggio, i crauti e la birra siano molto più ricchi di sapore rispetto ai loro ingredienti di base (latte, cavolo, orzo), credo che la maggior parte di noi non sia consapevole che tutti questi prodotti hanno un tratto comune: la fermentazione. È stata proprio questa realizzazione a spingermi a inaugurare la nostra serie “Fermentazione, una rivoluzione” con un focus sull’aspetto organolettico. Raggiungere la quintessenza attraverso la fermentazione È interessante notare che, confrontando un bicchiere di latte con un formaggio, un pezzo di carne cruda con un salume, un succo d’uva con un vino, l’alimento fermentato si distingue quasi sempre per le sue qualità superiori. Eppure, sorprende rendersi conto che sia un processo tanto primitivo ed elementare a conferire a materie prime come latte, carne e succo d’uva proprietà così ricche, complesse e uniche. L’esperta francese di fermentazione Marie-Claire Frédéric spiega molto …

Fermentazione, fonte di Umami

Marie Joveneau fondatrice di Ferment’Action

Marie Joveneau fondatrice di Ferment’Action Nell’ambito del nostro impegno continuo a esplorare e presentare temi di rilevante interesse culturale e scientifico, abbiamo il piacere di introdurre Marie Joveneau , una figura emblematica nel campo della naturopatia e fondatrice del movimento Ferment’Action . Con un percorso professionale che abbraccia diverse discipline, da architetta a naturopata, Marie si è distinta per la sua dedizione alla fermentazione, trasformandola in uno strumento di cambiamento culturale e alimentare. La formazione di Marie ha radici in Belgio, dove si è laureata in Architettura e ha sviluppato le sue competenze artistiche e grafiche. Il suo percorso di vita, caratterizzato da una ricerca continua di conoscenza, l’ha portata a Roma per approfondire lo studio dell’erboristeria e dedicarsi all’insegnamento. La svolta avviene nel 2019, con il conseguimento di un diploma in Naturopatia in Francia, momento che segna l’inizio del suo approfondito coinvolgimento nel mondo della fermentazione. Ferment’Action Nel 2023, Marie fonda Ferment’Action, un’iniziativa che va oltre l’interpretazione tradizionale della fermentazione come mera tecnica di trasformazione alimentare, proponendola come un potente catalizzatore di cambiamento culturale e sostenibilità. Attraverso la collaborazione con esperti e produttori, Ferment’Action si è imposta come un movimento influente, offrendo una vasta gamma di attività educative e divulgative. Il suo cammino è stato segnato da viaggi, scoperte, sfide e un costante impegno verso l’etica e la sostenibilità. Invitiamo i nostri lettori a seguire Marie Joveneau attraverso i suoi canali social e a partecipare attivamente al movimento Ferment’Action: Instagram: Ferment’Action Facebook: Ferment’Action Youtube: Ferment’Action (dal 2024) Spotify: Ferment’Action (dal 2024) Con questa prefazione intendiamo offrire uno sguardo approfondito sulla figura di Marie Joveneau, una professionista che, attraverso la sua passione e competenza, sta definendo nuovi orizzonti soffermandoci sulla fermentazione, argomento centrale dell’articolo che segue nel blog successivo o sul magazine di gennaio . L’Editore – Alfio Mirone

La fermentazione - Ferment'Action

Fermentazione, che cos’è?

Fermentazione, che cos’è? di Marie Joveneau, fondatrice di Ferment’Action Se dovessi definire cosa rappresenta la “Fermentazione, che cos’è?” per me, sceglierei senza dubbio la parola: RIVOLUZIONE. Questa scelta può sembrare un po’ eccessiva e provocatoria per un semplice vasetto di crauti ( cavolo fermentato ) eppure… Analizzando la definizione di “rivoluzione” e considerando il contesto attuale della nostra salute e dell’ambiente, il nostro cavolo fermentato può indiscutibilmente fregiarsi del titolo di alimento rivoluzionario. Ma prima di tutto, cominciamo dando un’occhiata all’etimologia della parola “rivoluzione”. Rivoluzione deriva dal latino revolutio, a sua volta derivato dal verbo revolvere, che significa tornare indietro. Ciò non sorprende se si pensa alla rivoluzione copernicana, che descriveva il movimento ciclico e ripetuto dei pianeti intorno al Sole e la rotazione della Terra sul suo asse in 24 ore. Niente di sorprendente? Non proprio! Perché se chiedessimo questo tipo di definizione a un rivoluzionario francese del 1789, dubito che sarebbe d’accordo con noi. Quindi, se è interessante risalire alle origini della parola rivoluzione, è altrettanto interessante rendersi conto che, nel corso del tempo, essa ha subito un definitivo e drastico cambiamento semantico: da “ritorno al passato”, è diventata “cambiamento radicale”. Ma quindi, cosa pensare? Ebbene, nonostante questa interpretazione linguistica apparentemente antagonista, c’è effettivamente un legame tra i movimenti di ripristino ciclico e i movimenti che promuovono il rovesciamento irrevocabile di un sistema in atto: entrambi segnano un nuovo punto di partenza con la speranza di un miglioramento… di un’evoluzione. Ma torniamo alla domanda iniziale: perché i nostri crauti sarebbero rivoluzionari? L’impatto devastante sulla nostra salute e sul nostro pianeta dei nostri metodi di produzione e consumo è purtroppo diventato evidente e agire per cambiare il nostro modo di pensare il futuro non è più un’opzione. La fermentazione risponde a numerosi problemi odierni ed è proprio in questo senso che …